
Cabaret berlino
Una produzione Teatro Pedonale
tratto da Tingel Tangel di Karl Valentin
regia e adattamento Matteo Riva
con Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Ettore Distasio
Teatro dell’assurdo o follia pura? Non sempre e’ facile distinguere le cose, come nel caso di Karl Valentin. “La comicita’ piu’ singolare che da tempo mai si vedesse sulla scena: una danza infernale della ragione attorno ai due poli della follia”: cosi’ Tucholsky presentava l’arte di Karl Valentin. I Tingel Tangel erano nella Germania degli anni 20 e 30 locali fumosi, stipati di sedie e tavolini, dove si andava per mangiare e assistere a uno spettacolo. Qui, ogni sabato sera, accorreva una folla di bottegai e impiegati per dimenticare le privazioni del quotidiano. Questo e’ il luogo e il tempo che vi proponiamo: sketch, monologhi che si proiettano sullo sfondo di una Monaco a pochi anni dallo scoppio della I Guerrra Mondiale; logorroici perdigiorno invasati da un irrefrenabile smania di contraddire gli interlocutori, figurine dalle esistenze scolorite che riproducono meccanicamente situazioni convenzionali e ormai vuote di senso, un catalogo, insomma, di esperimenti falliti, di riti che si sfasciano, di fratture insanabili. Evocazione di un epoca e di una societa’ in cui sembra non esserci piu’ un ordine al servizio degli uomini ma uomini al servizio di un ordine. La comicita’ di Karl Valentin denuncia l’ inadeguatezza di tutte le cose e la coscienza di un mondo nel quale l’uomo ha perso ogni potere e ogni armonia. Davanti alla faccia di Valentin, come davanti a quella di Buster Keaton o di Toto’, ci sentiamo scossi, al tempo stesso, dalla commozione e dal riso. Ed e’ difficile guardarlo, o leggerlo, senza essere contagiati dalla sua insondabile perplessita’. Che lezione puo’ trarne l’ uomo di oggi? Noi la risposta ce la siamo data con quanto affermava Brecht di Valentin: le sue “scene” e monologhi, ricamati sull’esasperazione, appaiono come una grandiosa conferma della “inadeguatezza di tutte le cose, compresi noi stessi”. A voi la ricerca della vostra risposta …
![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|
![]() | ![]() | ![]() |
![]() |